L’ora della fame

Nota introduttiva di Maria Attanasio

 



 

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14.00

Questo il canzoniere d’amore di Erica Donzella: parola che vuole farsi sangue per dirsi; sangue che continua a cercare la parola per rappresentarsi e farsi mondo.

Dalla nota introduttiva di Maria Attanasio

 

Il dolore della ferita d’amore, i crampi che lancinano il corpo, cassa di risonanza dell’anima affamata dall’assenza di un Tu solo invocato. Una lingua asciutta, arsa ed essenziale che per non cedere all’afasia si serve a volte del dialetto. Un lessico materico che, attraverso i dettagli del quotidiano, non si limita a descrivere, ma crea un nuovo mondo in cui vivere “senza”; una poesia che non si limita a raccontare, ma scava nella ferita, e ci riporta al punto di partenza dell’esistenza di ciascunə ma con una luce che si accende, e nuovi occhi per il nuovo giorno.

Per chi | Per chi per amore soffre sempre come un cane; per chi corre tutto il giorno per inseguire i propri sogni ma dimentica il cappotto; per chi vive tutto sempre troppo intensamente e quel tutto gli resta scritto sul corpo. Per chi vuole esistere, insistere, resistere.

Erica Donzella | Nasco sul finire degli anni Ottanta, inizio a scrivere di nascosto sotto il tavolo rotondo di una cucina. Mi occupo di libri, ma sarebbe più corretto dire che sono loro a occuparsi di me. Faccio l’editor, la libraia, la scrittrice, spesso contemporaneamente. La letteratura è tutta la vita che immagino.

 

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